The good woman, the bad woman di Ding Yangzhong

Nel 1987 “The Good Woman of Szechuan” è stata messa in scena al Szechuan Theater. La storia originale di Bertolt Brecht era stata adattata alle varie tecniche dell’opera del Sichuan con un significativo processo che, tuttavia, ottenne molto successo. Il lavoro di Wei Minglun “La donna buona, la donna cattiva” (The good woman, the bad woman) non è però un semplice adattamento ma assumendo solo il personaggio principale del testo brechtiano, la prostituta Shen Te (e la sua parabola scenica), ne ripensa lo sviluppo drammatico, cambiando persino il titolo. È così che è stato creato il lavoro di Wei Minglun: nel 1998, o anche in altre parole, nel centenario della nascita del grande drammaturgo tedesco, il regista della compagnia cinematografica di Shanghai, Xu Songzi, aveva arrangiato “The Good Woman of Szechuan” di Brecht per realizzare un film e, di conseguenza, mi aveva invitato come consulente letterario e Wei Minglun come autore.

Wei Minglun, The Good Person of Sezuan, Sichuan Opera, 1987.

Il testo è stato pubblicato sulla rivista “Literature of the World” (Shi Jie Wen Xue). Sfortunatamente, il film non è mai stato realizzato, per una serie di motivi. Quindi, potremmo dire che l’opera La donna buona, la donna cattiva è basata sulla sceneggiatura del film, anche se è stata poi modificata per una trasposizione scenica nell’opera del Sichuan.

La donna buona, la donna cattiva è una tipica produzione teatrale di Wei Minglun nonostante sia basata sulla storia di Brecht con molte scene trasformate. C’è un’intera tradizione occidentale che rivisita una nuova opera a partire da una storia antica – molti autori famosi hanno persino riscritto importanti produzioni drammaturgiche e letterarie.

Tuttavia, dal XX secolo, la riscrittura di un antico capolavoro classico è diventato, in Occidente, un metodo molto libero che può essere identificato in tre tipologie: 1) la ricreazione di una nuova opera seguendo il tema filosofico originale; 2) la modificazione della storia originale che viene veicolata per presentare un soggetto contemporaneo; 3) la sostituzione sia della storia che del tema originale, che è considerata come rovesciata dall’opera ma non funziona affatto. Ma Wei Minglun, quando riscrive un’opera classica, appartiene al primo tipo.

Wei Minglun, The good woman, the bad woman, Sichuan Opera, 2002.

Quindi, vediamo quali sono i problemi che Minglun ha affrontato: 1) come presentare il soggetto originale di Brecht; 2) come ripensare il metodo narrativo e la scenografia per essere più aderente all’opera del Sichuan; 3) come adattare la questione dialettica di Brecht a un contesto cinese e alla sua società attuale; 4) come risolvere il problema di rinnovare l’opera del Sichuan. Wei Minglun è stato un drammaturgo intelligente e un pioniere dell’opera del Sichuan.

Conosce molto bene la forma tradizionale di questo modello teatrale e, allo stesso tempo, anche la cultura originaria del Sichuan. Di conseguenza, La donna buona, la donna cattiva è diventata un’opera ironica basata sulla cultura locale della provincia del Sichuan.

Il tema principale de La donna buona, la donna cattiva segue lo spirito di Brecht ma, ovviamente, lo modifica. Wei Minglun sviluppò la storia e le relazioni tra i personaggi a partire dalla parabola originale, ma spostò le vicende sullo sfondo negli anni Venti nel Sichuan. Ha anche modificato i ruoli, il linguaggio e il contesto: questo tipo di opera teatrale non è solo parte delle tradizioni dell’opera del Sichuan, ma ha aggiunto vari elementi del genere cinematografico, in modo tale da renderla più ricca; ha anche aggiunto varie considerazioni sulla società contemporanea, rendendola maggiormente realistica.

Wei Minglun, The good woman, the bad woman, Sichuan Opera, 2002.

Ding Yangzhong, dopo i suoi studi a Lipsia e una formazione professionale presso il Berliner Ensemble, ha tradotto in cinese l’opera di Brecht negli anni ’80, nella fase post-maoista ed è considerato il più importante studioso, traduttore ed esegeta di Brecht in Cina. Bertolt Brecht non era mai stato in Cina ma spesso ha proiettato alcune delle sue opere in quel contesto e si è ispirato alle tecniche di recitazione del leggendario Mei Lanfang, a cui aveva attribuito la sua idea di ‘estraniamento’. L’anima buona del Sezuan è stata scritta negli anni del suo esilio (1938-40). Solo dopo la morte di Mao (1976) è iniziata la sua diffusione in Cina.

La donna buona e la donna cattiva è stato scritto da Wei Minglun nel 1998, proprio nell’antica città di Anren, considerata un autentico monumento della storia moderna del Sichuan, attraverso quello che Marco Scotini ha definito un “processo di indigenizzazione” del materiale drammaturgico brechtiano e di popolarizzazione. “Di fatto ho scoperto che quest’opera è stata indigenizzata, è parte della tradizione del Sichuan, è ormai qualcosa di cui la cultura di quella regione si è appropriata, indipendentemente da chi fosse stato il suo autore. Il cambio di maschere dell’opera di Brecht sembra ormai calato nella tecnica del Bian Lian, propria dell’Opera del Sichuan.”

Prima edizione de La donna buona, la donna cattiva di Wei Minglun, 1998, in The Szechwan Tale: Theatre and History, Anren Biennale foto: Daniele Marzorati

Brecht in Cina, in The Szechwan Tale: Theatre and History, Anren Biennale foto: Daniele Marzorati

 

 

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