Every letter is a love letter [su “I love Dick” di Chris Kraus]

“Caro Dick, mi domando perchè qualsiasi atto che abbia dato conto dell’esperienza vissuta dalle donne negli anni settanta sia stato letto solo come «collaborativo» o «femminista». Anche i dadaisti di Zurigo lavoravano insieme, però erano dei geni e avevano dei nomi.”

 

I love Dick si apre con il resoconto della serata che Chris Kraus, la protagonista (e autrice), un’aspirante «filmmaker sperimentale, trentanove anni» e suo marito Sylvère Lotringer, teorico e filosofo francese, «docente universitario, cinquatasei anni, di New York» – oltre che fontatore della casa editrice Semiotext(e) e autore insieme a Christian Marazzi di Autonomia. Post-Political Politics – passano piacevolmente insieme a «Dick…un critico culturale inglese che di recente si è trasferito da Melbourne a Los Angeles», un buon conoscente di Sylvere che ha intenzione di invitarlo a tenere due conferenze e un seminario presso il suo istituto. «Chris e Sylvère hanno trascorso l’anno sabbatico di Sylvère in un cottage di Crestline, un piccolo centro delle montagne di San Bernardino a circa un’ora e mezza da Los Angeles».

Cover della traduzione italiana di Chris Kraus, I love Dick, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2017.

Durante tutta la cena «mentre i due uomini discutono le ultime tendenze della teoria critica postmoderna, Chris, che non è un’intellettuale, si accorge che Dick cerca di continuo il suo sguardo». Per via di una tempesta di neve annunciata dalla radio locale, Chris e Sylvère restano a dormire nel divano di Dick. Ma la mattina seguente, al loro risveglio, Dick non c’è più. É il 4 dicembre 1994, ore 10:00 di mattina, quando «Chris e Sylvère – lasciano la casa di Dick – fanno colazione all’IHOP di Antelope. Non facendo più sesso, i due mantengono la loro intimità per via di decostruzione: in altre parole, si raccontano tutto. Chris dice a Sylvère di essere convinta che lei e Dick abbiano vissuto una Scopata Concettuale».

Scritto dall’autrice e regista Chris Kraus nel 1997, viene descritto dalla stessa scrittrice come la “fenomenologia di una ragazza sola“. Kathryn Hahn è Chris Kraus nella serie Amazon Prime Video.

Chris si è innamorata di Dick. Chris trasferisce tutte le sue insicurezze nella passione per Dick, fino a diventare una vera e propria ossessione. Sylvère scopre l’infatuazione della moglie ma si rende conto che l’essersi invaghita potrebbe aiutarla a uscire dalla depressione, così le suggerisce di scrivere una lettera a Dick e raccontargli i suoi sentimenti. Chris allora ne scrive una e poi molte altre, una montagna di lettere, con la complicità di Sylvère: lettere d’amore e resoconti, conversazioni telefoniche, avances, confessioni più o meno segrete, fax, scambi scritti, slanci emotivi e pensieri inconfessabili, al limite dello stalkeraggio (e della persecuzione), mettendo in scena un triangolo amoroso (o come definirlo? «Ménage à trois, il marito condiscendente… siamo tutti e tre troppo sofisticati per avere a che fare con archetipi tanto triti», osserva Sylvère) ma pieno di allusioni e ambiguità: “Quando vivi così intensamente nella tua testa non c’è nessuna differenza tra quel che immagini e quel che succede davvero”. «Senti» scrive Chris «ammetterò che l’ottanta per cento di questa storia è stato una fantasia, una proiezione. Ma deve essere iniziata da qualcosa di reale. Non credi nell’empatia, nell’intuizione?». E non c’è bisogno che Dick risponda perchè il suo amore continui. Nello straniamento narrativo che percorre le concatenazioni testuali del racconto è complicato cercare di capire se molte delle cose scritte da Kraus siano o meno realmente accadute.

Sylvère ha definito la scrittura di Chris Kraus «un nuovo tipo di forma letteraria». Alla prima manifestazione di questo genre-bending, un’inversione dei generi letterari (che Joan Hawkins chiama fiction teoretica, in cui la teoria diventa parte integrante della trama), la stessa Kraus ha dato una definizione: «Fenomenologia della Ragazza Solitaria». Perchè allora i romanzi di Chris Kraus vengono inseriti in quel genere che lei stessa definisce nelle prime pagine del testo come «Storia della Figa Muta»?

Chris Kraus incontra Dick Hebdige (Kevin Bacon)

Pubblicato per la prima volta da Semiotext(e) nel 1997 (quasi senza successo) è stato rilanciato lo scorso anno e ora è diventato un romanzo cult – un nuovo genere femminista scrivono – adattato da Jill Soloway in una (infedele) serie televisiva trasmessa sulla piattaforma Amazon. I love Dick articolato in forma epistolare intreccia la semi-autobiografia dell’autrice e le sue inadeguatezze e disavventure artistiche e amorose, con la scena culturale newyorkese dell’East Village, l’élite intellettuale e gli ambienti accademici, i salotti critici, le feste, i personaggi che la coppia abitualmente frequenta. Ma anche tra intellettuali le donne restano sempre e comunque solo un oggetto di scambio. «Chi ha il potere? Perché? Come si acquisisce? Il mio genere mi preclude delle possibilità in una maniera talmente subdola che quasi non me ne accorgo? Se non fossi la Moglie di X, esisterei?»
Ma «se l’arte è un progetto sismografico, quando quel progetto viene frainteso, anche il fallimento deve diventarne il soggetto. Caro Dick, è di questo che mi sono resa conto quando mi sono innamorata di te».

Kathryn Hahn e Griffin Dunn interpretano Chris Kraus e Sylvère Lotringer nella serie di Amazon I Love Dick.

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