Categoria: discourses

interviste, conversazioni, racconti e talk…

She has no land but she keeps sheep

Conversazione con Jesal Kapadia, Mattia Pellegrini e Giorgia Frisardi. Una ricerca visuale sulla convergenza delle lotte e l’ecologia della cura accompagna il secondo capitolo di She has no land but she keeps sheep, opera-filmica di natura errante e imprevista che sarà proiettata venerdì 23 settembre…

Il potere del surreale

di Melania Moltelo «Profondamente ancorata alla natura, intimamente vicina alla terra, [la donna] appare come la chiave dell’al di là. C’è in Breton lo stesso naturalismo esoterico degli gnostici che vedevano nella Sophia il principio della Redenzione e perfino della creazione, di Dante che sceglie…

Oltre il bagliore degli schermi. “Relapse” o come svelare l’incosciente nelle narrazioni visive di Stefano Serretta

di Roberta Garieri. «La rivoluzione non si riduce a un’appropriazione dei mezzi di produzione, piuttosto include e si basa in una riappropriazione dei mezzi di riproduzione, riappropriazione attraverso il “sapere-del-corpo”, della sessualità, degli affetti, del linguaggio, dell’immaginazione e del desiderio. La vera fabbrica è l’incosciente e…

Per farla finita con l’Artecrazia

Intervista a Marco Scotini sul nuovo libro per DeriveApprodi. Le recenti proteste di #strikeMoMA denunciano la supremazia del denaro, la ricchezza e l’art-washing, insieme a una modernità coloniale e imperialista intrisa di violenza, attaccando i “predatori miliardari” che utilizzano l’arte come strumento di accumulazione attraverso…

Earthkeeping, Earthshaking – art, feminisms and ecology

Intervista a Giulia Lamoni e Vanessa Badagliacca.   Nel 1981 la rivista americana Heresies, orientata all’analisi del rapporto tra arte e politica da una prospettiva femminista, dedicava la sua tredicesima uscita alle relazioni tra femminismo ed ecologia; significativamente intitolata “Earthkeeping/Earthshaking”, comprendeva contributi di autrici di…

Quelle che siamo state e che sempre saremo: storiche

Che relazione sussiste tra la pandemia globalmente diffusa, l’elezione in Cile di Macarena Santelices Caña (UDI) come Ministra della Donna e dell’Equità di Genere e le manifestazioni esplose il 18 maggio a El Bosque, un quartiere popolare della capitale cilena? La dissonanza tra questi eventi,…

Asja Lācis, mandorle e rivoluzione

Intervista ad Andris Brinkmanis, di Chiara Lupi.   «Una volta volevo comprare delle mandorle, ma non sapevo come si chiamassero in italiano e il venditore non capiva che cosa volessi da lui. Si fermò accanto a me un uomo che disse: “Posso aiutarla signora?”. “Con…

L’arte femminista non è un brand Dior

Tutto è iniziato con «We Should All Be Feminists» la t-shirt griffata Dior, in edizione limitata e venduta alla “modica” cifra di 620 euro. Chi la indossa? Attrici, dive e influencer; ora anche curatrici, artiste e figure del mondo dell’arte. Una strategia di marketing, avviata…

The Missing Planet, intervista a Marco Scotini

A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla successiva dissoluzione dell’URSS, non si può evitare la domanda su come sia cambiato il mondo in questi decenni, privato della radicale alternativa che rappresentò per Settant’anni il Paese dei Soviet. Quello che allora doveva apparire…

Introduzione ai femminismi

«quelle di noi che stanno fuori dal cerchio della definizione di donna accettabile data da questa società; quelle di noi che si sono forgiate nella mescolanza della differenza – quelle di noi che sono povere, che sono lesbiche, che sono nere, che sono più vecchie…

Il femminismo delle zingare

di Elsa Finardi. «Questo è un libro fondamentale e altamente stimolante, che racconta un mondo di lotte e resistenze femministe trascurate sino a oggi» Silvia Federici   «[Il libro] ripropone e rilancia un principio pratico del femminismo radicale: la questione non è mai occuparsi di…

Bert Theis: Building Philosophy – Cultivating Utopia

Discorso di Enrico Lunghi per l’inaugurazione della mostra. Mudam, Lussemburgo, 29 marzo 2019.   Signore, signori, amici cari, da quando ci siamo conosciuti, io e Bert abbiamo spesso dialogato per fax: ognuno dei suoi scritti era un invito alla riflessione. In occasione dell’inaugurazione di questa…

Marisa Merz, l’Anti-Penelope

di Tommaso Trini. Arte e storia del lavoro. L’ultima mostra di Marisa Merz all’Attico di Roma, lo scorso marzo, ha presentato un insieme di lavori straordinariamente sereni ed è stata accolta con il consenso più unanime e caldo. Serenità e umanità da tempo assenti sulla…

Por uma curadoria operária, di Ana Luisa Lima

«Essere rivoluzionario è la professione naturale di un intellettuale» Mario Pedrosa, intervista al Pasquim   Nell’ultima domenica di novembre del 2018 si è confermata una tragedia nel mio paese. La farsa e la violenza sono state le strategie impiegate per eleggere un fascista come 38°…

E intanto bruciava Notre Dame

Questa non è una storia di fate, ma di streghe. Che, a sua volta, si sviluppa attorno ad altri personaggi femminili bruciati nel rogo della storia: l’eretica, la guaritrice, la levatrice, la moglie disobbediente, la donna che osava vivere da sola, la donna obeah (praticante…

Birgit Jürgenssen. Unleashing the female body

di Luise von Nobbe. «All’inizio degli anni Settanta, in Austria, il movimento femminista prende piede. Alcune di noi si sono impegnate in questo fin dalla fase iniziale e parlavano del bisogno di presentare artiste nelle gallerie molto più frequentemente. Poi alcune di queste donne sono…

Let them be luxury goods#3

di Giulia Carletti. Spunti per una ricerca sull’influenza a breve termine del “campo economico” sull’autonomia relativa del “campo della cultura” PARTE III Economia del capitale materiale come logica per le dinamiche culturali Seguendo i precedenti capitoli (Let them be luxury good#1 e il successivo Let…

Art against Housework, di Jacopo Galimberti

«Sempre di più le donne vogliono scrivere far musica, dipingere […]. È sicuramente una ribellione ad un sistema che impadronendosi della nostra creatività l’ha resa consenziente e complice della nostra oppressione. Creatività di consenso […] nella produzione e ri-produzione della forza-lavoro, nell’arredo della casa, nell’abbellimento…

C’est une époque qui se termine*

di Paolo Emilio Antognoli. Da qualche tempo raccolgo le mie annotazioni edite e inedite dalla fine anni novanta agli anni zero. Le rileggo come fossero di un altro. Gli eventi dell’ultimo decennio, fra crisi economiche, conflitti e rivoluzioni colorate, ci hanno costretti al cambiamento, a…

Bert Theis e gli eredi illegittimi dei Situazionisti

Il sub-curatore Bert Theis, tra le soggettività plurali e insubordinate dei molteplici ruoli che ha rivestito – prima di tutto artista e militante, infaticabile organizzatore e intellettuale, pedagogo e docente, inflessibile filosofo e ironico utopista – aveva coniato un efficace inventario di termini critici, dei…

What is the sound of _____________?

di Giulia Mengozzi.   Quello che segue, a farvi compagnia per oltre 33300 battute, è un testo tratto dalla mia tesi di laurea magistrale in Arti visive e studi curatoriali, conseguita nell’ormai lontano 2014. La tesi si intitolava Pianissimo / Fortissimo ed era dedicata all’uso…

(Auto)biografia della metamorfosi: intervista a Ravi Agarwal

di Valentina Avanzini e Chiara Lupi.   “C’è qualcosa di sbagliato, se l’unico modo di comprendere il nostro coinvolgimento creativo nel mondo è chiamarcene fuori”: così Tim Ingold statuisce la necessità di fuoriuscire dagli schemi tradizionali dell’antropologia per ripensare lo stare al mondo dell’umanità in…

Good kitchens and bad towns

di Simona La Neve. «Le donne che una volta aspiravano a una carriera ora facevano carriera nell’avere figli» proclamava esultante la rivista Life, nel 1956, celebrando il ritorno delle donne americane al focolare domestico. Betty Friedan, La mistica della femminilità, 1963, p. 25.   «Una…

Womanhouse is not a home

«Il matrimonio è un contratto di lavoro», Christine Delphy. «Il ruolo della casalinga è un ruolo di famiglia, si tratta di un ruolo femminile. Eppure è un lavoro», Ann Oakley.   Il 30 gennaio 1972 inaugurava la WOMANHOUSE: un display femminista, uno spazio performativo e…

Let them be luxury goods #2

di Giulia Carletti. Spunti per una ricerca sull’influenza a breve termine del “campo economico” sull’autonomia relativa del “campo della cultura” I disegni sono di Dan Perjovschi. PARTE II   Ora, dopo aver riportato tramite vari studi [Let them be luxury good #1] un successo della…

Let them be luxury good #1

di Giulia Carletti. Spunti per una ricerca sull’influenza a breve termine del “campo economico” sull’autonomia relativa del “campo della cultura”   PARTE I   Cercare di stabilire una correlazione diretta tra i produttori e il gruppo sociale da cui traggono il loro sostegno economico (collezionisti,…

Manifesta e le altre. (Un)pinning the butterfly

CONCEILED VISIBILITY. Unstable institutions Nel 2003, Carlos Basualdo definiva le Biennali come «istituzioni instabili» [i]. In quanto tali, scriveva, le biennali non codificano un canone se non quello di rispecchiare il fenomeno della globalizzazione e della tensione tra la centralizzazione e la diffusione dell’informazione nell’era…

The actors can’t act and the public can’t think*

«il tempo scorre, e se così non fosse, sarebbe una brutta prospettiva per coloro che non siedono ai tavoli d’oro». «perché le cose sono come sono, le cose non rimarranno come sono». Bertolt Brecht   Le  due audioguide (composizioni sonore, performative e teatrali) costituiscono un…