The Szechwan Tale: Theatre and History. Il racconto di Marco Scotini
“La provincia del Sezuan, che nella presente parabola simboleggia tutti i luoghi dove gli uomini sono sfruttati dagli uomini, oggi non fa più parte di questi luoghi”. Bertolt Brecht, L’anima buona del Sezuan, 1940. La prima edizione della Biennale di Anren, intitolata Today’s Yesterday/今日之往昔, diretta…
Surjoué le théâtral* Sull’opera di Peter Friedl
«Se dovessimo invitare l’autore senza mezzi termini ad affrontare i suoi personaggi per una dichiarazione sulla natura del suo impegno, lo sentiremmo dire: “Mi rifiuto di sfruttare liberamente il mio talento”; Lo uso come educatore, politico e organizzatore. Non c’è nessuna critica alla mia attività…
Rent Collection Courtyard. Sculptures of Oppression and Revolt di Lu Peng
Il compito di raffigurare la lotta di classe nel complesso scultoreo denominato Rent Collection Courtyard potrebbe essere assegnato con sicurezza agli scultori locali del Sichuan. La sequenza dei tableaux vivant assemblati nella Rent Collection Courtyard non è mai stata attribuita ad artisti specifici per identità…
Mei Lanfang and the Russian Proletarian Theatre di Andris Brinkmanis
“Nei teatri fisicamente sporchi di Mosca degli anni Venti e dei primi anni Trenta”, scrive John Fuegi nel suo fondamentale lavoro Brecht and Company, “Meyerhold, Stanislavsky e Tairov si mescolavano con Mei Lanfang dalla Cina, Erwin Piscator, Gordon Craig dall’Inghilterra, lo scrittore francese André Malraux…
Enquête sur une image* Conversazione con Luca Staccioli, di Francesca Zaja
Si performa perché si deve performare: un ruolo, un genere, una cultura, una funzione, una qualità. La frammentarietà del contemporaneo è il palcoscenico sul quale Luca Staccioli mette in relazione la sua dimensione esperienziale quotidiana con le dinamiche di costruzione delle narrazioni geografiche, identitarie…
Living Without Approval. Intervista a Dilar Dirik di Jonas Staal
In un mondo capitalista in cui il consumismo e l’individualismo sono spinti sempre di più all’estremo e dove non sembrano più esserci cause per cui valga la pena di lottare, una resistenza collettiva, condotta strenuamente, fino all’ultimo proiettile, appare un atto irrazionale del tutto inconcepibile.…
Theater of the Stateless. Intervista a Jonas Staal di Eleonora Roaro
Rojava in curdo significa Ovest e designa il Kurdistan occidentale, che corrisponde al nord della Siria. Nel novembre 2013 la rivoluzione del Rojava ha dichiarato la propria indipendenza: costruita sull’ideale del Confederalismo Democratico, dell’auto-sostenibilità, dell’auto-governo e dell’autonomia, non avrebbe più operato attraverso lo Stato, esistendo…
Nuove guerre e autodifesa in Kurdistan, di Nazan Üstündağ
Per descrivere il contesto che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni, alcuni studiosi di geografia, sociologia e scienze politiche hanno sviluppato il concetto di «nuove guerre». Essi ritengono che sia in corso la quarta guerra mondiale (in quanto identificano la Guerra Fredda come la terza guerra…
The Exhibition and the Display, di Martin Beck
Che cosa significa esposizione? E cosa indica il display che, nel campo dell’arte, è costantemente confuso con l’esposizione e il processo dell’exhibition-making? A quale scopo e logiche rispondono le fenomenologie del mostrare? Ma soprattutto quale potere esercita il display su ruoli e funzioni dell’atto espositivo,…
La critica femminista come modello di critica culturale, di Nelly Richard
La naturalizzazione delle asimmetrie di genere ha permesso di operare attraverso i meccanismi semi-invisibili di quella che Pierre Bourdieu chiama la “violenza simbolica” del maschio-dominante. Il mondo politico e culturale organizza i suoi poteri a partire dalla gerarchia – sempre implicita, mai esplicitata – di…
O mio corpo, fai di me sempre un uomo che si interroga!* di Roberta Garieri
Che ruolo occupa dunque la mostra nelle politiche di rappresentazione transculturale? Che ingranaggio si nasconde dietro questa presunta ospitalità dei paesi che detengono il potere di mettere in scena, di rappresentare? Quali contro-percorsi si potrebbero tracciare per sviluppare un pensiero estetico decolonizzato? In…