Alcuni aspetti teorici ed empirici sulla decolonizzazione delle collezioni occidentali, di Marie-Laure Allain Bonilla
In ambito accademico, il pensiero e le metodologie decoloniali sono stati elaborati da alcuni studiosi come Anibal Quíjano, María Lugones, Walter Mignolo, Chandra Talpade Mohanty, Ramón Grosfoguel o Linda Tuhiwai Smith [i], con l’intento di allontanarsi dal canone occidentale del pensiero e di produrre una…
Manifesta e le altre. (Un)pinning the butterfly
CONCEILED VISIBILITY. Unstable institutions Nel 2003, Carlos Basualdo definiva le Biennali come «istituzioni instabili» [i]. In quanto tali, scriveva, le biennali non codificano un canone se non quello di rispecchiare il fenomeno della globalizzazione e della tensione tra la centralizzazione e la diffusione dell’informazione nell’era…
Governare i soggetti, fare la guardia agli oggetti. (Un)pinning the butterfly
PERFORMANCE OF IDEAS. Una post-istituzione del lavoro immateriale «Il curatore che opera a livello globale è sempre un grande opportunista», afferma Pascal Gielen nel suo saggio “The Biennal: a post-istitution for Immaterial Labour”. Secondo il sociologo, questa tonalità emotiva è ricorrente tra gli operatori dell’arte…
Lo spettacolo della cancellazione. (Un)pinning the butterfly
SCHOOL AS EXHIBITION. Il caso Manifesta 6 Scuòla è il termine che originariamente indicava “un uso libero e piacevole delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico, e solo più tardi luogo dove si attende allo studio”[i]. Una scelta individuale, che non…
Yeah, I’m a human. And that is why I’m clearly anthropocentric. Intervista a Steve Kurtz/Critical Art Ensemble
di Marco Antelmi La vita degli uomini e di molte altre specie è accomunata dalla medesima condizione di precarietà ecologica, provocata dalla deliberata bancarotta etica del neoliberismo. Non soltanto il capitale cerca di evitare qualsiasi relazione con le questioni inerenti alla riproduzione del sociale,…
Are We Not Peasants Too? Ecofemminismo alla Second Yinchuan Biennale
«Per costruire un’alternativa al capitalismo dobbiamo “reincantare il mondo”, re-immaginare saperi e potenzialità umane distrutti dalla razionalizzazione del lavoro, questo non in vista di un impossibile ritorno al passato ma come il ponte verso una società dove i rapporti con gli altri e la natura…
Di fronte a tanto nulla, lui o lei sente ancora qualcosa, e di solito è un sentimento di insoddisfazione*
di Giulia Carletti Quattro contraddizioni della “Siegelaub’s Mafia” o la rivoluzione senza trasformazione della Conceptual Art «In un momento come l’attuale di corsa feticistica verso l’oggetto e verso l’acquisto forsennato di “merci” economicamente pregiate, l’arte concettuale ha indubbiamente avuto un effetto di fustigatrice del…
Down with Love: critica femminista e nuove ideologie del lavoro
da Manastabalblog Nell’epoca post-fordista, in quale misura l’amore continua ad allineare le nostre vite agli imperativi della produzione e della riproduzione sociale? Attingendo alla critica dell’amore elaborata dal femminismo radicale e dal movimento del salario contro il lavoro domestico negli anni Settanta, Kathi Weeks…
Feminist Iconography. Conversazione tra bell hooks e Amalia Mesa-Bains
“Ciascuno dei nostri percorsi ha coinciso con il suo. Frida Kahlo è stata radicalizzata da un attivismo che riguardava la decolonizzazione, il suo interrogarsi sull’imperialismo e il suo impegno in vari movimenti politici per la giustizia sociale. E la sua politicizzazione inizia intorno alla questione…
“Più polvere in casa, meno polvere nel cervello”
di Marcella Toscani In opposizione alla dominante cultura patriarcale e maschilista veicolata dalla società, la pedagogia femminista ha apportato un contributo fondamentale all’educazione così come ci è stata imposta, allo scopo di scardinarla e renderla “altro”. Fuori da modelli educativi cui sottostare, l’esperienza delle 150…
Il corpo di Frida. Intervista a Lina Meruane [Book Pride 2018]
“….era radicalizzata da un attivismo che riguardava la decolonizzazione, la questione dell’imperialismo e il suo impegno in vari movimenti politici per la giustizia sociale. E la sua politicizzazione iniziò intorno alla questione della classe, non attorno alla questione del genere”. bell hooks su Frida Kahlo,…
Mujeres Libres e le altre. Le militanti anarco-femministe spagnole, di Lavinia Raccanello
“…non leggere mai quei romanzi economici che non dicono niente. Quando leggi, devi sempre leggere libri buoni, perché i libri buoni avranno sempre da insegnarti qualcosa”[i] “Erano giovani all’avanguardia, educate a essere indipendenti e ad avere idee proprie contrariamente alla maggior parte delle donne…
Pop it: a queer culture’s illustrated guide
di Valentina Avanzini. Parlo come transfuga di genere, come fuggitivo della sessualità, come dissidente (magari maldestro, perché mi mancano codici prestabiliti) di un regime della differenza sessuale. Parlo come auto-cavia della politica sessuale che vive l’esperienza, ancora non tematizzata, di esistere da entrambi i lati…
“Se la causa della donna si pone è una causa vinta” [Clarissa Falco + Miss Bisi]
«Sputiamo su Hegel. La dialettica servo-padrone è una regolazione di conti fra collettivi di uomini: essa non prevede la liberazione della donna, il grande oppresso della civiltà patriarcale. La lotta di classe, come teoria rivoluzionaria sviluppata dalla dialettica servo-padrone, ugualmente esclude la donna. Noi rimettiamo…
“Lo chiamano amore” Note sulla gratuità del lavoro, di Anna Curcio
“Lo chiamano amore, noi lo chiamiamo lavoro non pagato”. Questo l’esergo che Silvia Federici sceglie per un testo fondativo della campagna internazionale Salario al lavoro domestico[i]. Erano gli anni Settanta e il femminismo marxista era impegnato in un duro confronto critico con Marx, per portare…
Feminist Killjoy Manifesto, di Sara Ahmed
Manifesto: una dichiarazione di principio, la dichiarazione di una missione. Manifesto: la dichiarazione di un individuo, di un gruppo o di una organizzazione dei propri intenti. Come si può quindi scrivere un manifesto su una figura, quella della guastafeste e sul suo comportamento? Manifesto: rendere…
The Szechwan Tale: Theatre and History. Il racconto di Marco Scotini
“La provincia del Sezuan, che nella presente parabola simboleggia tutti i luoghi dove gli uomini sono sfruttati dagli uomini, oggi non fa più parte di questi luoghi”. Bertolt Brecht, L’anima buona del Sezuan, 1940. La prima edizione della Biennale di Anren, intitolata Today’s Yesterday/今日之往昔, diretta…
Surjoué le théâtral* Sull’opera di Peter Friedl
«Se dovessimo invitare l’autore senza mezzi termini ad affrontare i suoi personaggi per una dichiarazione sulla natura del suo impegno, lo sentiremmo dire: “Mi rifiuto di sfruttare liberamente il mio talento”; Lo uso come educatore, politico e organizzatore. Non c’è nessuna critica alla mia attività…
Rent Collection Courtyard. Sculptures of Oppression and Revolt di Lu Peng
Il compito di raffigurare la lotta di classe nel complesso scultoreo denominato Rent Collection Courtyard potrebbe essere assegnato con sicurezza agli scultori locali del Sichuan. La sequenza dei tableaux vivant assemblati nella Rent Collection Courtyard non è mai stata attribuita ad artisti specifici per identità…
Mei Lanfang and the Russian Proletarian Theatre di Andris Brinkmanis
“Nei teatri fisicamente sporchi di Mosca degli anni Venti e dei primi anni Trenta”, scrive John Fuegi nel suo fondamentale lavoro Brecht and Company, “Meyerhold, Stanislavsky e Tairov si mescolavano con Mei Lanfang dalla Cina, Erwin Piscator, Gordon Craig dall’Inghilterra, lo scrittore francese André Malraux…
Enquête sur une image* Conversazione con Luca Staccioli, di Francesca Zaja
Si performa perché si deve performare: un ruolo, un genere, una cultura, una funzione, una qualità. La frammentarietà del contemporaneo è il palcoscenico sul quale Luca Staccioli mette in relazione la sua dimensione esperienziale quotidiana con le dinamiche di costruzione delle narrazioni geografiche, identitarie…
Living Without Approval. Intervista a Dilar Dirik di Jonas Staal
In un mondo capitalista in cui il consumismo e l’individualismo sono spinti sempre di più all’estremo e dove non sembrano più esserci cause per cui valga la pena di lottare, una resistenza collettiva, condotta strenuamente, fino all’ultimo proiettile, appare un atto irrazionale del tutto inconcepibile.…
Theater of the Stateless. Intervista a Jonas Staal di Eleonora Roaro
Rojava in curdo significa Ovest e designa il Kurdistan occidentale, che corrisponde al nord della Siria. Nel novembre 2013 la rivoluzione del Rojava ha dichiarato la propria indipendenza: costruita sull’ideale del Confederalismo Democratico, dell’auto-sostenibilità, dell’auto-governo e dell’autonomia, non avrebbe più operato attraverso lo Stato, esistendo…
Nuove guerre e autodifesa in Kurdistan, di Nazan Üstündağ
Per descrivere il contesto che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni, alcuni studiosi di geografia, sociologia e scienze politiche hanno sviluppato il concetto di «nuove guerre». Essi ritengono che sia in corso la quarta guerra mondiale (in quanto identificano la Guerra Fredda come la terza guerra…
The Exhibition and the Display, di Martin Beck
Che cosa significa esposizione? E cosa indica il display che, nel campo dell’arte, è costantemente confuso con l’esposizione e il processo dell’exhibition-making? A quale scopo e logiche rispondono le fenomenologie del mostrare? Ma soprattutto quale potere esercita il display su ruoli e funzioni dell’atto espositivo,…
La critica femminista come modello di critica culturale, di Nelly Richard
La naturalizzazione delle asimmetrie di genere ha permesso di operare attraverso i meccanismi semi-invisibili di quella che Pierre Bourdieu chiama la “violenza simbolica” del maschio-dominante. Il mondo politico e culturale organizza i suoi poteri a partire dalla gerarchia – sempre implicita, mai esplicitata – di…
O mio corpo, fai di me sempre un uomo che si interroga!* di Roberta Garieri
Che ruolo occupa dunque la mostra nelle politiche di rappresentazione transculturale? Che ingranaggio si nasconde dietro questa presunta ospitalità dei paesi che detengono il potere di mettere in scena, di rappresentare? Quali contro-percorsi si potrebbero tracciare per sviluppare un pensiero estetico decolonizzato? In…