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Raccogliendo il lavoro sociale, ecologico, politico e artistico di gruppi e iniziative indipendenti, Disobedience Archive [Ders Bitti] presenta un Coro di Resistenza alla 17a Biennale di Istanbul

di Eran Sabaner. Ho visitato la Biennale di quest’anno senza troppe aspettative. Questo sentimento nasce forse come reazione al tentativo di omettere il passato da parte del mondo dell’arte, diffondendo la convinzione che “tutto è come prima”. Ma con l’avvicinarsi della data dell’opening, ho pensato…

Quando il cacciatore si fa preda

Molte delle retoriche che hanno condizionato il nostro sguardo verso le differenze sono state ereditate dal colonialismo e condizionate da regimi visivi messi in atto attraverso rappresentazioni culturali ancora oggi radicate dentro il paradigma espositivo della modernità. Ne La Natura e la Preda – Storie…

Per farla finita con l’Artecrazia

Intervista a Marco Scotini sul nuovo libro per DeriveApprodi. Le recenti proteste di #strikeMoMA denunciano la supremazia del denaro, la ricchezza e l’art-washing, insieme a una modernità coloniale e imperialista intrisa di violenza, attaccando i “predatori miliardari” che utilizzano l’arte come strumento di accumulazione attraverso…

Geopolitiche curatoriali: Geeta Kapur tra mondi agonistici

Pubblichiamo un estratto del testo Curating across Agonistic Worlds di Geeta Kapur, la più autorevole storica dell’arte, critica e curatrice indiana, tratto dall’antologia Utopian Display. Geopolitiche curatoriali, a cura di Marco Scotini, primo libro di una collana editoriale promossa da NABA e pubblicata da Quodlibet.…

The Missing Planet, intervista a Marco Scotini

A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla successiva dissoluzione dell’URSS, non si può evitare la domanda su come sia cambiato il mondo in questi decenni, privato della radicale alternativa che rappresentò per Settant’anni il Paese dei Soviet. Quello che allora doveva apparire…

Bert Theis: Building Philosophy – Cultivating Utopia

Discorso di Enrico Lunghi per l’inaugurazione della mostra. Mudam, Lussemburgo, 29 marzo 2019.   Signore, signori, amici cari, da quando ci siamo conosciuti, io e Bert abbiamo spesso dialogato per fax: ognuno dei suoi scritti era un invito alla riflessione. In occasione dell’inaugurazione di questa…

Art against Housework, di Jacopo Galimberti

«Sempre di più le donne vogliono scrivere far musica, dipingere […]. È sicuramente una ribellione ad un sistema che impadronendosi della nostra creatività l’ha resa consenziente e complice della nostra oppressione. Creatività di consenso […] nella produzione e ri-produzione della forza-lavoro, nell’arredo della casa, nell’abbellimento…

Bert Theis e gli eredi illegittimi dei Situazionisti

Il sub-curatore Bert Theis, tra le soggettività plurali e insubordinate dei molteplici ruoli che ha rivestito – prima di tutto artista e militante, infaticabile organizzatore e intellettuale, pedagogo e docente, inflessibile filosofo e ironico utopista – aveva coniato un efficace inventario di termini critici, dei…

(Auto)biografia della metamorfosi: intervista a Ravi Agarwal

di Valentina Avanzini e Chiara Lupi.   “C’è qualcosa di sbagliato, se l’unico modo di comprendere il nostro coinvolgimento creativo nel mondo è chiamarcene fuori”: così Tim Ingold statuisce la necessità di fuoriuscire dagli schemi tradizionali dell’antropologia per ripensare lo stare al mondo dell’umanità in…

Dao in Weeds, di Zheng Bo

Abbiamo urgentemente bisogno di trovare diversi modi per vivere su questo pianeta. Siamo in grado di stabilire accordi commerciali globali, costruire infrastrutture ad alta velocità, rilevare onde gravitazionali e modificare i genomi, ma ancora non sappiamo come vivere equamente tra umani e altri esseri. Sin…

The Smurfette Principle*

«Art of course has not sex. But artists do». Lucy R. Lippard, c.7,500, 1973. «La differenza della donna sono millenni di assenza dalla storia […] L’uguaglianza è quanto si offre ai colonizzati sul piano delle leggi e dei diritti. E quanto si impone loro sul…

Le retoriche di Manifesta. (Un)pinning the butterfly

“Come è possibile tacere, censurare o cancellare i soggetti e gli oggetti che raccontano la costellazione dei rapporti economici, politici e di potere che manovrano la macchina espositiva?” Nel 1923 Aby Warburg annotava, nei diari medici del sanatorio, la visione di una ninfa che in…

Manifesta e le altre. (Un)pinning the butterfly

CONCEILED VISIBILITY. Unstable institutions Nel 2003, Carlos Basualdo definiva le Biennali come «istituzioni instabili» [i]. In quanto tali, scriveva, le biennali non codificano un canone se non quello di rispecchiare il fenomeno della globalizzazione e della tensione tra la centralizzazione e la diffusione dell’informazione nell’era…

The actors can’t act and the public can’t think*

«il tempo scorre, e se così non fosse, sarebbe una brutta prospettiva per coloro che non siedono ai tavoli d’oro». «perché le cose sono come sono, le cose non rimarranno come sono». Bertolt Brecht   Le  due audioguide (composizioni sonore, performative e teatrali) costituiscono un…

Surjoué le théâtral* Sull’opera di Peter Friedl

«Se dovessimo invitare l’autore senza mezzi termini ad affrontare i suoi personaggi per una dichiarazione sulla natura del suo impegno, lo sentiremmo dire: “Mi rifiuto di sfruttare liberamente il mio talento”; Lo uso come educatore, politico e organizzatore. Non c’è nessuna critica alla mia attività…

Womanliness as a Masquerade by Mei Lanfang

“Ho visto l’attore cinese Mei Lanfang e la sua compagnia esibirsi. Ha recitato la parte di una giovane donna ed è stato incredibile”. Così scrisse Bertolt Brecht in una lettera a Helene Weigel alla fine di marzo del 1935, dopo aver visto Mei Lanfang recitare…

The good woman, the bad woman di Ding Yangzhong

Nel 1987 “The Good Woman of Szechuan” è stata messa in scena al Szechuan Theater. La storia originale di Bertolt Brecht era stata adattata alle varie tecniche dell’opera del Sichuan con un significativo processo che, tuttavia, ottenne molto successo. Il lavoro di Wei Minglun “La…