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Raccogliendo il lavoro sociale, ecologico, politico e artistico di gruppi e iniziative indipendenti, Disobedience Archive [Ders Bitti] presenta un Coro di Resistenza alla 17a Biennale di Istanbul
di Eran Sabaner. Ho visitato la Biennale di quest’anno senza troppe aspettative. Questo sentimento nasce forse come reazione al tentativo di omettere il passato da parte del mondo dell’arte, diffondendo la convinzione che “tutto è come prima”. Ma con l’avvicinarsi della data dell’opening, ho pensato…
Quando il cacciatore si fa preda
Molte delle retoriche che hanno condizionato il nostro sguardo verso le differenze sono state ereditate dal colonialismo e condizionate da regimi visivi messi in atto attraverso rappresentazioni culturali ancora oggi radicate dentro il paradigma espositivo della modernità. Ne La Natura e la Preda – Storie…
Venezia-Kassel: i capricci dei manager e l’ordine dei sovversivi
Estate 1997. Nel numero 794 della rivista Domus, il critico Pierre Restany anticipava, in un articolo intitolato Venezia-Kassel: il sistema dell’arte di fronte alla cultura globale, le prospettive simmetricamente antitetiche offerte dalle concomitanti kermesse internazionali, prima delle rispettive inaugurazioni: la 47a Biennale di Venezia, Futuro,…
Per farla finita con l’Artecrazia
Intervista a Marco Scotini sul nuovo libro per DeriveApprodi. Le recenti proteste di #strikeMoMA denunciano la supremazia del denaro, la ricchezza e l’art-washing, insieme a una modernità coloniale e imperialista intrisa di violenza, attaccando i “predatori miliardari” che utilizzano l’arte come strumento di accumulazione attraverso…
Geopolitiche curatoriali: Geeta Kapur tra mondi agonistici
Pubblichiamo un estratto del testo Curating across Agonistic Worlds di Geeta Kapur, la più autorevole storica dell’arte, critica e curatrice indiana, tratto dall’antologia Utopian Display. Geopolitiche curatoriali, a cura di Marco Scotini, primo libro di una collana editoriale promossa da NABA e pubblicata da Quodlibet.…
Per un’analisi dei temi femministi nell’opera di Navjot Altaf, di Nancy Adajania
Più speranza che fallimento: per una revisione dell’ordine patriarcale Nella prima esposizione di sculture-installazioni di Navjot Altaf, Images Redrawn (1996), si attraversava una zona di transito che ha evocato molti luoghi differenti: in parte la strada, in parte l’archivio e in parte il museo. La…
Art against Housework, di Jacopo Galimberti
«Sempre di più le donne vogliono scrivere far musica, dipingere […]. È sicuramente una ribellione ad un sistema che impadronendosi della nostra creatività l’ha resa consenziente e complice della nostra oppressione. Creatività di consenso […] nella produzione e ri-produzione della forza-lavoro, nell’arredo della casa, nell’abbellimento…
Bert Theis e gli eredi illegittimi dei Situazionisti
Il sub-curatore Bert Theis, tra le soggettività plurali e insubordinate dei molteplici ruoli che ha rivestito – prima di tutto artista e militante, infaticabile organizzatore e intellettuale, pedagogo e docente, inflessibile filosofo e ironico utopista – aveva coniato un efficace inventario di termini critici, dei…
(Auto)biografia della metamorfosi: intervista a Ravi Agarwal
di Valentina Avanzini e Chiara Lupi. “C’è qualcosa di sbagliato, se l’unico modo di comprendere il nostro coinvolgimento creativo nel mondo è chiamarcene fuori”: così Tim Ingold statuisce la necessità di fuoriuscire dagli schemi tradizionali dell’antropologia per ripensare lo stare al mondo dell’umanità in…
Exhibited bodies and bodies performance, conversazione con Pierre Bal-Blanc
di Chiara Lupi «Sono interessato al teatro in relazione all’anti-teatro. Attraverso ciò che contraddice la teatralità delle organizzazioni, costruita solo sulle “facciate” per lasciare nel retro quello che c’è da nascondere. Questa per me è sempre stata una battaglia. Volevo decostruire il teatro per mostrare…
Dao in Weeds, di Zheng Bo
Abbiamo urgentemente bisogno di trovare diversi modi per vivere su questo pianeta. Siamo in grado di stabilire accordi commerciali globali, costruire infrastrutture ad alta velocità, rilevare onde gravitazionali e modificare i genomi, ma ancora non sappiamo come vivere equamente tra umani e altri esseri. Sin…
Manifesta e le altre. (Un)pinning the butterfly
CONCEILED VISIBILITY. Unstable institutions Nel 2003, Carlos Basualdo definiva le Biennali come «istituzioni instabili» [i]. In quanto tali, scriveva, le biennali non codificano un canone se non quello di rispecchiare il fenomeno della globalizzazione e della tensione tra la centralizzazione e la diffusione dell’informazione nell’era…
Yeah, I’m a human. And that is why I’m clearly anthropocentric. Intervista a Steve Kurtz/Critical Art Ensemble
di Marco Antelmi La vita degli uomini e di molte altre specie è accomunata dalla medesima condizione di precarietà ecologica, provocata dalla deliberata bancarotta etica del neoliberismo. Non soltanto il capitale cerca di evitare qualsiasi relazione con le questioni inerenti alla riproduzione del sociale,…
Are We Not Peasants Too? Ecofemminismo alla Second Yinchuan Biennale
«Per costruire un’alternativa al capitalismo dobbiamo “reincantare il mondo”, re-immaginare saperi e potenzialità umane distrutti dalla razionalizzazione del lavoro, questo non in vista di un impossibile ritorno al passato ma come il ponte verso una società dove i rapporti con gli altri e la natura…
The Szechwan Tale: Theatre and History. Il racconto di Marco Scotini
“La provincia del Sezuan, che nella presente parabola simboleggia tutti i luoghi dove gli uomini sono sfruttati dagli uomini, oggi non fa più parte di questi luoghi”. Bertolt Brecht, L’anima buona del Sezuan, 1940. La prima edizione della Biennale di Anren, intitolata Today’s Yesterday/今日之往昔, diretta…
Surjoué le théâtral* Sull’opera di Peter Friedl
«Se dovessimo invitare l’autore senza mezzi termini ad affrontare i suoi personaggi per una dichiarazione sulla natura del suo impegno, lo sentiremmo dire: “Mi rifiuto di sfruttare liberamente il mio talento”; Lo uso come educatore, politico e organizzatore. Non c’è nessuna critica alla mia attività…
Rent Collection Courtyard. Sculptures of Oppression and Revolt di Lu Peng
Il compito di raffigurare la lotta di classe nel complesso scultoreo denominato Rent Collection Courtyard potrebbe essere assegnato con sicurezza agli scultori locali del Sichuan. La sequenza dei tableaux vivant assemblati nella Rent Collection Courtyard non è mai stata attribuita ad artisti specifici per identità…
Mei Lanfang and the Russian Proletarian Theatre di Andris Brinkmanis
“Nei teatri fisicamente sporchi di Mosca degli anni Venti e dei primi anni Trenta”, scrive John Fuegi nel suo fondamentale lavoro Brecht and Company, “Meyerhold, Stanislavsky e Tairov si mescolavano con Mei Lanfang dalla Cina, Erwin Piscator, Gordon Craig dall’Inghilterra, lo scrittore francese André Malraux…